Castoreo Assoluta 20%

Secondo Adam Michael “Quest’assoluta si apre con note leggere ed ariose di catrame di betulla sfumato di vetivert invecchiato e cuoio appena conciato. Segue una dolcezza animale che associo a zibetto molto diluito, non priva di un certo caramelloso calore benzoinico. Vi sento anche legno di Ginepro – molto leggero, ma c’è. L’aspetto del materiale puro è resinoso, solido molto duro e di colore marrone scuro ambrato. Ci vogliono molto tempo e molto calore per rendere fluido questo materiale, il che lo rende un prodotto un po’ difficile da maneggiare. Per questo motivo l’assoluta di castoreo viene adesso offerta prediluita al 20% in alcool.

L’Assoluta di Castoreo si ricava da una sostanza oleosa secreta dalle ghiandole addominali dei castori, sia maschi che femmine. Le ghiandole, delle dimensioni di una susina, vengono prelevate dal castoro e poste ad essiccare. A quanto ne so, il processo di essiccazione può durare anni.

Terminata questa fase, si trattano le ghiandole secche con un’estrazione in benzene da cui deriva un materiale simile ad una concreta, la quale viene poi lavata in alcool per ottenere l’assoluta.

Questa quindi per definizione non è propriamente un’assoluta bensì un’assoluta resinoide.”

 

Secondo Arctander “Il Castoreo (specialmente la tintura) trova largo impiego in profumeria. È un odore caldo, animale, cuoiato ma dolce che rappresenta un elemento molto interessante per quei profumi così detti “da uomo”: fougère, talcati, basi orientali, note di pelle, basi al tabacco, etc. La nota “di affumicato” che spesso si sente nel Castoreo non è naturale, ma deriva dal fatto che l’essiccazione delle ghiandole avviene sopra dei fuochi che generano fumo. Questo trattamento della materia grezza può anche essere all’origine della nota cosiddetta “di catrame di betulla”.

“Il Castoreo si accorda particolarmente bene con le note di ambra, calamo, cananga, cedro dell’atlante, camomilla marocchina, creosolo, derivati del cisto, isoeugenolo, derivati del muschio di quercia, olio essenziale di sandalo, veratraldeide, zingerone, etc.”

Nome Botanico: Castor faber

Origine: Ghiandole di varia origine, prodotto assemblato a Grasse (Francia)