Neroli Olio Essenziale

Secondo Adam Michael “Il neroli che offriamo a catalogo è purissimo olio essenziale di fiori d’arancio al 100% ottenuto per distillazione in corrente di vapore dei fiori essiccati. Sebbene si usi ancora il procedimento di enfleurage in alcuni casi, la maggior parte dell’olio sul mercato si ricava per distillazione in corrente di vapore in quanto la resa in olio dai fiori essiccati è superiore rispetto a quella dai fiori freschi. Il neroli si sposa bene con quasi tutti gli altri oli di fiori, specialmente la rosa, ma per ottenere il lusso per eccellenza potete provare ad abbinarlo, oltre che con l’assoluta di rosa, anche con quella di gelsomino. Il colore del neroli è giallo ma se lo si espone alla luce per qualche tempo diventa rosso-bruno.
Ci sono molti aneddoti apocrifi che spiegano l’etimologia del nome di quest’olio. Quella che lo vede nel ruolo del profumo preferito di Nerone, da cui prenderebbe il nome, è a mio avviso poco probabile poiché non esistono prove che i Romani dell’epoca avessero accesso all’arancio (sia amaro che dolce). Trovo più plausibile che l’olio fosse usato dalla moglie di Flavio Orsini Principe di Neroli, intorno al 1680, per profumare i guanti. La distillazione dell’olio è stata descritta per la prima volta nel 1580.”

Secondo Joseph Colbourne “Olio essenziale di valore inestimabile sia per aromaterapeuti che per profumieri, il nostro neroli distillato in Tunisia si fa notare per il suo aroma diffusivo, verde, con note di testa tonificanti che sfumano pian piano in morbidi fiori d’arancio ed eleganza baciata dal sole. Noto per le sue proprietà di sedativo del sistema nervoso centrale, è stato dimostrato che il neroli è in grado di attenuare stati cronici d’ansia, depressione, stress e choc. Inoltre è un olio rigenerante per la pelle: aiuta a guarire cicatrici, smagliature e capillari rotti. Va da sé che è un elemento indispensabile nell’armadietto di ogni aromaterapeuta.
In profumeria, la sua bellezza soave nel dare forma a qualsiasi cosa – dai fioriti orientali alle colonie agrumate maschili – è innegabile. Materiale versatile e di sostanza, il neroli si fa sentire anche a dosi molto piccole. È dotato anche di persistenza significativa, dato che lo si trova ancora a risuonare vigoroso anche diciotto ore dopo sulla mouillette. Un drydown lievemente balsamico è un’ottima nota di ponte per le note di fondo di una composizione.”